giovedì, Aprile 18, 2024
ClassificheTutti i film di David Lynch: dal peggiore al migliore

Tutti i film di David Lynch: dal peggiore al migliore

In occasione del suo 77° compleanno, una classifica tutta dedicata al folle creatore di Twin Peaks.

Eh, caro David, mentre tu invecchi, i tuoi film si mantengono freschi come appena girati. È da tanto che ho in mente di parlarne, e approfitto del tuo compleanno per farlo. Ho deciso di stilare una classifica dei tuoi film, da quello che mi è piaciuto meno al mio preferito. Ma bando alle ciance ed ecco la classifica di tutti i film di David Lynch.

Tutti i film di David Lynch

Sia chiaro sin da subito: è stato difficilissimo stilare questa classifica. Non c’è un film di David Lynch che non mi sia piaciuto. A parer mio, anche l’ultimo in classifica merita di essere visto almeno una volta nella vita.

La classifica, per quanto cerchi di valutare criteri oggettivi, è frutto del mio gusto personale, quindi non te la prendere se uno dei tuoi titoli preferiti non è sul podio. Anzi, scrivici e faccelo sapere.

Una storia vera (1999)

Una storia vera (1999)

Cominciamo subito con una scelta controversa: presentato a Cannes; candidato a un sacco di premi tra cui gli Oscar e i Golden Globe; tra i più amati su Rotten Tomatoes. La storia è anche carina, il film ben diretto, ma c’è un problema sostanziale: dov’è Lynch? Io non riesco a trovarlo.

Il film è tratto da una storia vera. Racconta di un anziano contadino dell’Iowa che ha deciso di intraprendere un viaggio di quasi 400 chilometri su un trattorino rasaerba per andare a trovare il fratello.

Se per caso avessi trovato il film in TV, lo avrei guardato e mi sarebbe pure piaciuto, probabilmente. Ma mai avrei pensato a Lynch.

Insomma, mi aspetto altro da un suo film. Per questo lo inserisco all’ultimo posto.

Dune (1984)

Dune (1984)

Chi si è innamorato dell’ultimo film di Villeneuve con quel figo di Timothée Chalamet, forse dovrebbe evitare questo film.

Si sa che Dune è un film maledetto, tratto da una serie di romanzi così densi da renderlo poco adatto a una trasposizione cinematografica. Eppure ci hanno provato in tanti. Il progetto più ambizioso è senza dubbio quello di Jodorowsky, che purtroppo non ha mai visto la luce. Lynch ci riprova ma, ahimè, con scarso successo.

A causa della breve durata del film (poco più di due ore), il risultato è un confuso collage di informazioni e di eventi un po’ complessi da seguire. Ci sono delle scene interessanti e, a tratti, si intravede la mano di Lynch. Ma nel complesso di tratta di un lavoro dimenticabile nella sua filmografia. Altra nota dolente è il giovane Kyle MacLachlan che risulta molto poco convincente in questa interpretazione.

Tra gli amanti della fantascienza, il film è stato rivalutato ed è sulla strada giusta per diventare un cult.

Il film è disponibile su Prime Video.

Cuore selvaggio (1990)

Cuore selvaggio (1990)

Ho scelto questo frame perché è una delle poche cose che ricordo con chiarezza. E non è un ricordo proprio positivo: Sheryl Lee (sì, Laura Palmer, proprio lei) che interpreta Glinda, la strega buona de Il Mago di Oz. Così, un po’ a caso e un po’ no.

Si tratta di un road movie atipico, violento e con tutte le situazioni bislacche che ci piacciono tanto. Tra queste, le citazioni da Il Mago di Oz, uno dei film preferiti del regista. A differenza dei precedenti titoli, in questo film si percepisce la presenza di Lynch.

Complice, forse, anche Nicholas Cage nel ruolo del protagonista, questo film con me non ha attecchito. Immagino si tratti di gusto personale, perché si è vinto pure una Palma d’oro a Cannes. Diciamo che lo rimando a settembre: magari una seconda visione potrebbe farmi cambiare idea.

Il film è disponibile per l’acquisto o il noleggio su Prime Video.

Velluto blu (1986)

Velluto blu (1986)

Sono pronto alla lapidazione: al settimo posto tra tutti i film di David Lynch, nella mia personale classifica si piazza Velluto Blu.

Con una fantastica Isabella Rossellini, il film parla del marcio che si nasconde tra le pieghe della società. Dopo l’inquietante ritrovamento di un’orecchio mozzato, uno studente (ancora Kyle MacLachlan) scoprirà un mondo sotterraneo che aveva ignorato fino a quel momento.

Il film è un capolavoro, sul serio. C’è tutto il marcio, il sesso, la droga e il Lynch che vogliamo, ma non ha risuonato con me nella maniera in cui l’hanno fatto altri suoi film. In questo caso però, non direi rimandato a settembre ma piuttosto «è intelligente, ma non si impegna».

Il film è disponibile su Prime Video.

The Elephant Man (1980)

The Elephant Man (1980)

Più scrivo questa classifica di tutti i film di David Lynch e più mi rendo conto di quanto sia difficile. Anche in questo caso, si tratta di un capolavoro. Un film in un magnifico bianco e nero, con le strabilianti interpretazioni di Anthony Hopkins e John Hurt.

Il film è tratto dalla vera storia di Joseph Merrick, l’uomo elefante, per l’appunto, noto per la sua deformità fisica. L’uomo verrà salvato dallo sfruttamento circense e avrà modo di dimostrare il proprio temperamento elegante e raffinato.

Come mai soltanto un sesto posto? Perché non saprei cosa togliere dalla mia personale top 5. Consideriamolo un ex aequo in quinta posizione. Forse rende la scelta meno dolorosa.

Il film è disponibile su Prime Video.

Eraserhead – La mente che cancella (1977)

Eraserhead - La mente che cancella (1977)

Entriamo nella top 5 dei miei film preferiti di Lynch, con la sua opera prima (se vogliamo trascurare i cortometraggi).

Delirante, grottesco, nonsense. Una narrazione non lineare per un film che riesce comunque a coinvolgere dal primo all’ultimo frame. Inutile quindi provare a raccontare la trama, ma le scene epiche sono innumerevoli: la cena con il pollo che sanguina, la signora nel termosifone, il feto ammalato.

Non è proprio il punto di partenza più adatto per una persona digiuna di Lynch. O forse sì, se vuoi una terapia d’urto. Ecco, forse lo guarderei per quarto, dopo aver visto i primi tre in classifica.

Il film è disponibile su Prime video con abbonamento a Raro Video.

Fuoco cammina con me (1992)

Fuoco cammina con me (1992)

Si tratta probabilmente di uno tra i film più odiati di David Lynch, e non senza ragione.

Il film esce subito dopo la cancellazione di Twin Peaks e il regista decide di toccarla pianissimo: la pellicola si apre su una televisione che viene distrutta. Presentato al Festival di Cannes, il film indigna sia il pubblico che la critica. Le ragioni sono semplici: chi non conosceva Twin Peaks, non ha capito nulla; chi conosceva Twin Peaks, non ha capito nulla comunque, ma almeno conosceva i personaggi.

Si tratta di una specie di prequel alla prima stagione di Twin Peaks. I fan aspettavano con impazienza la pellicola per cercare di chiarire tutti i dubbi sul caso di Laura Palmer e invece sono usciti dalla sala ancora più confusi e con ancora più domande. Ma è proprio questo il punto di forza del film.

Se sei un amante di Twin Peaks come me, non puoi perdertelo. Non si tratta di unire i puntini in maniera logica per risolvere il caso. Molti puntini si uniscono sì, ma non sempre c’è un rapporto causa-effetto. Per dirla in maniera junghiana, potremmo parlare di sincronicità, forse. Ma te lo assicuro, anche se non ci capirai nulla, dà una grande soddisfazione sentire il clic dei tasselli del puzzle che si incastrano, anche se non riesci a vedere l’immagine completa.

Il film è disponibile su Prime Video con abbonamento a Raro Video.

Inland Empire – L’impero della mente (2006)

Inland Empire - L'impero della mente (2006)

Saliamo sul podio della mia personale classifica di tutti i film di David Lynch. Mi sono imposto di fare una scelta, ma di nuovo potremmo considerarlo un grande tra i primi tre titoli.

Inland Empire – L’impero della mente è il trip più oscuro che tu possa fare nei grovigli della mente del regista. C’è da perdersi nelle tre ore di film, ma come direbbe Lynch stesso, «perdersi è meraviglioso». C’è una storia di prostituzione nell’Est Europa, la produzione di un film, una sit-com che ha come protagonisti dei conigli. Ah, e se non ti bastasse, ci sono altri 75 minuti di scene tagliate raccolte sotto il titolo di More things that happened.

Di nuovo, non si tratta della pellicola più digeribile di Lynch per un primo approccio, ma è una visione che non può lasciare indifferenti e che ti lascerà a farti domande per molti giorni. Ma non cercare le risposte, probabilmente neppure Lynch le ha: il film è stato infatti girato senza copione e, come al suo solito, il regista ha collegato tutto non secondo un consono rapporto causa-effetto, ma secondo criteri che sfuggono all’umana comprensione. Ma comunque funzionano.

Il film è disponibile su Prime Video.

Strade perdute (1997)

Strade perdute (1997)

Medaglia d’argento per un altro incubo su schermo: Strade perdute. Non si può non innamorarsi di questo film a partire dalla celebre sequenza dei titoli di testa, accompagnata da I’m Deranged di David Bowie.

La trama avanza più per suggestioni che linearmente. Si tratta di un film noir, ma con la giusta spruzzata di temi e personaggi surreali come soltanto Lynch sa fare. Si apre con la frase «Dick Laurent è morto». Poi la trama si snoda tra videocassette dai contenuti inquietanti, uomini misteriosi, omicidi, pornografia e musica di Marilyn Manson.

Proprio la scorsa settimana, Strade perdute è tornato al cinema con una versione restaurata in 4K. Se te lo sei perso, non preoccuparti, è disponibile su Prime Video con abbonamento a Raro Video.

Mulholland Drive (2001)

Mulholland Drive (2001)

Sembra una scelta scontata e forse lo è, ma sono perdutamente innamorato di Mulholland Drive. È uno di quei film che riguardo con piacere ogni paio di anni, e ogni volta colgo qualcosa che prima mi era sfuggito.

Il film è stato decretato il miglior film del XXI secolo dalla BBC. E ha ricevuto nomination e premi in tutti i più importanti festival mondiali.

Il film segue le vicende di Betty e Rita, la prima un’aspirante attrice, la seconda vittima di un incidente stradale in preda all’amnesia. La storia si svolge nel contesto di una Hollywood distorta (forse neanche tanto) e viscida.

La cosa che mi ha entusiasmato di più alla prima visione, è che ti dà l’illusione di aver capito tutto. Ricordo ancora la prima volta: a metà film mando un messaggio a una mia amica dicendole «Incredibile! Sto guardando un film di Lynch e lo sto capendo». Poi è arrivata la scatola blu. E mi sono rimangiato tutto.

Il film è disponibile su Prime Video, e se ancora non l’hai visto, fallo immediatamente!

Menzione speciale: Twin Peaks (1990-1991-2017)

Twin Peaks (1990-1991-2017)

Anche se non si tratta di un film, David Lynch ha definito Twin Peaks – Il ritorno come un film di 18 ore. Quindi almeno una menzione speciale va riservata al suo capolavoro più conosciuto.

Scritto insieme a Mark Frost, Twin Peaks diventa un fenomeno culturale in tutto il mondo. La gente si chiede ancora chi abbia ucciso Laura Palmer. Perché sì, le vicende, come in tutta la filmografia di Lynch, non sono mai cristalline.

La prima stagione ha debuttato nel 1990 eppure, anche oggi, tiene incollati allo schermo (ho finito da poco un rewatch, quindi dico sul serio). La seconda stagione, fila liscia fino all’episodio 9, poi inizia il lento declino che porta alla cancellazione frettolosa. Non mi sento in colpa nel dirlo, perché è lo stesso Lynch a odiare la seconda stagione tanto quanto me e forse di più. Dall’episodio 10, la storia viene sostenuta da tutta una serie di sottotrame inutili e fastidiose. Per fortuna, al momento della chiusura, per il gran finale, viene affidato tutto a Lynch che dirige il 22° episodio facendo il botto.

A distanza di 25 anni, come predetto da Laura Palmer all’agente Cooper all’interno della Loggia Nera, i due personaggi s’incontreranno di nuovo. Infatti debutta nel 2017 la terza stagione di Twin Peaks, che ancora una volta non risolve niente di tutto ciò che era stato lasciato in sospeso, anzi. Il ritorno è un incredibile, alcuni episodi sono al limite della videoarte. Alcune sequenze (come quella di Audrey o il finale di stagione), fanno venire la pelle d’oca solo al ricordo. Serve un po’ di concentrazione per superare le inquadrature infinite in cui non succede niente, come quella dove per qualche minuto si vede il cameriere del Road House spazzare il pavimento. Ma ti assicuro che ne vale la pena.

La prima e la seconda stagione sono disponibili su Prime video con l’abbonamento a Paramount+.

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