Si parla troppo poco di Jacopetti, di Mondo cane e dei Mondo Movie. Per questo ho colto l’occasione al balzo quando abbiamo estratto la parola “Antropologia” per l’ultimo episodio del nostro podcast The Neon Picture Show. Avremmo potuto parlare di Flaherty, e di Nanook. Oppure dei documentari di Vittorio de Seta sulla cultura del sud italia negli anni cinquanta. Ma anche se, forse, viene ritenuta una forma d’arte meno nobile, ho voluto parlare un po’ d’exploitation.
Film d’exploitation
Iniziamo con un po’ di definizioni, giusto per capire di cosa stiamo parlando. Di solito uso la parola “exploitation” per parlare di film violenti, splatter o molto erotici al limite della pornografia. In realtà, si tratta di un termine ombrello che abbraccia molti più generi: infatti la traduzione letterale sarebbe film di sfruttamento, ossia quei film fatti per fare i soldi facili. Quelli fatti con due spicci, cavalcando le mode del momento o per l’appunto sfruttando sesso e violenza per attrarre il pubblico, ma, solitamente, con poco valore artistico. Quindi non si tratta soltanto di film violenti, ma anche, ad esempio, gli spaghetti western, i film sugli zombie, i gialli italiani, gli slasher.
Ecco, oggi voglio parlare in particolare dei Mondo movie, un genere di cui possiamo rintracciare le radici già negli anni venti con film pseudo-documentaristici come La stregoneria attraverso i secoli, ma che deve il suo nome proprio al film del 1962 di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi: Mondo cane.
I Mondo Movie
Ora, complimenti a tutti e tre i registi, però, permettetemi solo di dirvi una parola in più su Jacopetti. Perché è un mio compaesano. È nato a Barga, il mio stesso paese. Che insomma, è un comune di 9.000 anime, eh. Non è come dire “ah, questo regista è di Roma come me!” non ne abbiamo molti altri a Barga, ecco. Però chiaramente nessuno se lo fila. Nessuno a parte il nostro amico e fondatore di Neon Film & Arts, Simone. Nel 2016, in collaborazione con il Lucca Film Festival Simone ha organizzato a Barga una mostra su Jacopetti e sui Mondo Movies.
«Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi nel 1962 creavano involontariamente quasi un filone che durerà per qualche decennio», inizia Simone. «Quello dei Mondo Movies, ovvero erano dei mockumentary, quindi non dei veri e propri documentari. I Mondo Movies andavano a portare sullo schermo le abitudini più bizzarre. Applicavano spesso una pratica di beffarda, di manipolazione degli eventi e accostamento di sequenze in modo da creare uno shock molto spesso. Come in Africa Addio, a mio parere uno dei più interessanti film del filone Mondo Movies, il secondo film realizzato dalla coppia Gualtiero Iacopetti e Franco Prosperi.
Addirittura Jacopetti, insieme al suo operatore e all’organizzatore, vennero processati per Africa Addio: vennero processati per concorso in omicidio. Africa Addio risulta una mostra dell’attrocità, documentate sullo stile in reality tv moderno e il commento arguto del regista accompagnato da quelli immagini che ricordano tanto le odierne tragedie tra etnie e minoranze religiose come possiamo vedere quotidianamente sui telegiornali che ci riportano distruzioni, uccisioni dovute alle guerre. Non è più così shockante, cioè il nostro occhio ormai è diventato smaliziato. Ma per un lungo periodo questo filone del Mondo Movies ha creato sempre scandalo e scalpore».
Mondo Cane
Ma entriamo proprio nel vivo, ossia, di cosa parla Mondo cane nel concreto? È tutto diviso in piccoli frammenti più o meno legati tra di loro, il montaggio supportato dal voice-over, come ha detto pure Simone, crea spesso un commento ironico alle immagini. Tra queste sequenze vorrei ricordare:
- L’attore Rossano Brazzi che viene inseguito da fan sfegatate contrapposto alla pratica poliandrica in Nuova Guinea dove un gruppo di donne (rigorosamente in topless) inseguono degli uomini per copulare;
- I pulcini dipinti di vari colori a Roma per Pasqua e poi messi in forno ad asciugare: ne muoiono 70 su 100;
- Sempre in Nuova Guinea le donne più belle che vengono rinchiuse in piccole gabbie e cibate a Tapioca per farle ingrassare oltre i 100kg, in contrapposizione a una palestra a Los Angeles, dove alcune donne cercano di perdere peso;
- Degli ubriachi ad Amburgo e un centro massaggi a Tokyo dedicato a uomini ubriachi;
Insomma, il film è disponibile su YouTube e ve lo consiglio assolutamente. Certo, a oggi alcuni accostamenti oltre a essere molto poco eleganti, potremmo considerarli pure razzisti e sessisti, però dobbiamo pensare che si tratta di un film nato proprio per sconvolgere. Quindi nonostante il nostro sguardo più allenato agli orrori, se ancora oggi a più di sessant’anni dall’uscita riesce a farci indignare, vuol dire che si tratta di un film che ha superato la prova del tempo.
Consigli per gli acquisti: altri Mondo Movie e d’Exploitation
Simone ci teneva a chiudere citando un film italiano. E questo credetemi, se superate un attimo lo scoglio del nome che potrebbe un po’ inibire, è davvero un capolavoro:
Voglio solo citare un altro documentario o meglio finto documentario, poiché qua siamo arrivati all’estremo a avere a ricreare completamente la finzione facendola passare per un documentario realistico di fatti reali, in realtà non è così. Parlo di Cannibal Holocaust, il film italiano degli anni 80, di Ruggero Deodato, dove la drammaturgia ne fa da padrona. Di documento vero e proprio, realistico, non c’è niente.
Quindi, oltre ai già citati Mondo Cane, Africa Addio e Cannibal Holocaust aggiungerei alla lista anche Le facce della morte, Addio Zio Tom e L’occhio selvaggio.
Nell’ultimo episodio del nostro podcast parliamo di questo e di molti altri film! Ascoltalo subito!